(...) Nell'antica mitologia norvegese, il frassino e l'olmo erano gli alberi da cui fu creata l'umanità, la donna dall'olmo e l'uomo dal frassino. Nella Grecia classica, la "terza razza dell'uomo o razza ambrata" era considerata il "frutto del frassino". Il frassino stesso (Melia) era figlia di Oceano e moglie del dio fluviale Inakos; in seguito, Madre Frassino diede alla luce Foroneo, primo essere umano e portatore del fuoco.
Per millenni il frassino venne visto come protettore della giovinezza. In Scozia il vigore del frassino era ampiamente riconosciuto, e si credeva che avesse una benefica influenza sui neonati. La linfa veniva fatta bere al neonato e ramoscelli verdi di frassino venivano messi nel focolare della sua camera, in onore dell'albero e come preghiera per il bambino.
In Inghilterra e sul continente, usanze basate sulle proprietà del frassino di curare attraverso l'energia erano ancora in vita nel secolo scorso. In Svezia il frassino era uno dei "vartrad", custodi della fattoria o della proprietà, e Donna Frassino (Akfroa) veniva onorata con offerte di latte o di birra. Tuttavia non si piantavano frassini molto vicini alle case o ai campi coltivati, perché il loro potente apparato di radici poteva danneggiare i muri di pietra o rendere difficoltosa la crescita delle piante.
Si ritiene che il frassino abbia potere sull'acqua. Antiche usanze celtiche volevano che da qualche parte, in una barca, perché questa non affondasse, venisse utilizzato del legno di frassino. Ancora durante la grande emigrazione del secolo scorso, la maggior parte degli Irlandesi portava con sè un pezzo di legno di frassino oltre l'Atlantico. Dall'altro capo dell'Europa, Graves riporta che il frassino veniva usato nelle cerimonie per propiziare la pioggia nella Grecia preistorica, dove le "Meliae", le ninfe del frassino, erano considerate spiriti delle nuvole e figlie dei potenti dei del mare, che in origine dominavano su di un mare di nuvole. In seguito i Greci consacrarono il frassino al Sole e a Poseidon, dio del mare.
Sole e Mare: il frassino mostra i suoi aspetti maschili e femminili nel suo aspetto fisico. Esso
esiste infatti sia in forma dioica (alberi maschili e femminili separati), sia in forma monoica (fiori maschili, femminili ed ermafroditi sulla stessa pianta). Questo dualismo si riflette anche nel contesto storico e mitologico. L'aspetto femminile del frassino è associato con le acque che danno la vita, con la nascita, la guarigione e la protezione; l'aspetto maschile dell'albero sacro si manifesta nell"omphalos" (centro dell'universo), nella verga, nella lancia e in altre espressioni solari. (...)
Una cosa tuttavia è sempre stata di frassino: la lancia di Odino, così come quasi tutte le lance costruite dagli uomini dell'età del ferro, che fossero teutoni o meno. Il centauro greco Chirone, ad esempio, costruì con il frassino la lancia che diede ad Achille la sua leggendaria vittoria. Greci, Teutoni, Romani e Celti, usavano tutti lance e frecce fatte di frassino.
Queste bacchette di frassino, però, non portavano solo la morte. I bastoni dei druidi erano spesso fatti di frassino; famoso era quello di Anglesey (1° sec. d.c.), che era decorato con il disegno di una spirale solare. (...)
da:
F. Hageneder, "Lo spirito degli alberi", ed. Crisalide, pag. 279 ss.
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