"...Il sorbo è stato l'albero più venerato nelle regioni dell'Europa Nord occidentale, e spesso la sua fama ha superato quella della quercia e della betulla. Questa antica venerazione si conserva in modo molto palese in Scozia, dove la tradizione non permette l'uso del legno, delle foglie, della corteccia o dei fiori di quest'albero, o il taglio, se non per scopi sacri e in particolari circostanze.
Il taglio, il trasporto e la collocazione (sopra le porte, come portafortuna) di rami di sorbo pare si effettuasse seguendo particolari rituali e in accordo con il calendario sacro. In Scozia il sorbo simboleggiava la morte e la vita dopo la morte, perchè veniva considerato un tramite tra questo mondo e l'altro; il suo legno veniva bruciato solo durante le cerimonie funebri o divinatorie. Aveva una posizione molto importante nella preparazione del pane sacro, il cui grano veniva battuto con un utensile fatto di legno di sorbo. Era considerato un amuleto contro le fatture e la malasorte.
La capacità del sorbo di crescere dove il terreno sembra inesistente, come tra le biforcazioni degli altri alberi o sulla roccia nuda, ha rafforzazto la sua immagine di albero soprannaturale, che non appartiene alla terra nè al cielo, ma vive tra
questi due mondi, come il vischio.
In Irlanda il sorbo era associato a Brigid, la musa delle arti, della filatura e della tessitura. I fusi e i filatoi tradizionalmente erano costruiti con legno di sorbo. Una antica leggenda racconta che i Druidi lo bruciavano a scopo divinatorio e come ausilio per evocare gli spiriti, mentre altre fonti celtiche indicano l'importante ruolo del sorbo nelle cerimonie per la purificazione primaverile di Beltane. Sembra inoltre che i Druidi lo piantassero in luoghi sacri, ad esempio nei pressi dei cerchi di pietre. La musa Brigid scoccava le sue frecce ispiratrici di sorbo non solo verso i bardi irlandesi: anche i primi bardi del Galles medievale incidevano le loro coelbren (rune) nel sorbo. Lo stesso facevano le popolazioni norvegesi, per lo meno quelle che vivevano in quelle parti dell'Islanda dove il sorbo era l'unico albero presente. Il sorbo condivide il suo antico nome runa ('segreto', 'sussurro') con le rune..."
da:
F. Hageneder, "Lo spirito degli alberi", Ed. Crisalide, 2001, pag. 272
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