La betulla è stata sempre considerata l'albero "dell'inizio". Prepara la terra ed anche l'anima. Le prime versioni degli antichi veda indiani erano scritte su corteccia di betulla, ed anche nell'antica Irlanda, "la madre dell'apprendimento" (come la betulla era talvolta chiamata) presiede l'alfabeto: la prima lettera, b, beth, è la betulla. Nella mitologia irlandese i primi segni ogamici furono incisi su legno di betulla, per avvertire il dio della luce Lugh che sua moglie stava per essere rapita e portata agli inferi. (...)
(...) La protezione della betulla è una forte caratteristica di molte tradizioni in tutta l'Europa: le culle di legno di betulla dovevano proteggere i bambini dalle cattive influenze (nelle favole dalla minaccia delle streghe che scambiavano i bambini fra di loro), e la famosa scopa di betulla era più che un pratico utensile domestico. Veniva usata ritualmente per spazzare via "lo spirito dell'anno vecchio" e fare spazio al nuovo. Poi la si appendeva in cima al tetto o sopra la porta come protezione.
La tenera e graziosa betulla era sacra a Frigga, la consorte di Odino (originariamente una divinità del vento) e in seguito gli erboristi e gli alchimisti la associarono all'equivalente romano di Frigga, la dea Venere. Riti primaverili e di fertilità e incontri amorosi avvenivano nei boschi di betulla, la manifestazione terrena della dea dell'amore. Non molti anni fa, le ragazze e i ragazzi scozzesi si univano ancora nei boschi di betulle durante Beltane, mentre gli adulti venivano sciolti dai loro vincoli matrimoniali per un giorno.
(...) La chiesa non approvava. Quando alla maggior parte delle popolazioni di Europa venne vietato di "peccare" nei boschi, le usanze semplicemente cambiarono. Invece di andare nel bosco di betulle, gli uomini non fecero altro che prendere una betulla e portarla nel villaggio. La decorarono con colori vivaci ed attorno ad essa diedero vita alla "Festa di Primavera" (...) La Chiesa non demorse. Ramoscelli di betulla vennero portati come decorazioni all'interno delle chiese per Pentecoste, così gradatamente questa usanza venne assorbita dalla liturgia cristiana. Una usanza russa per la Pentecoste maschera a fatica le sue origini precristiane: un alberello di betulla particolarmente grazioso viene portato in casa, addobbato ed onorato per tre giorni come spirito della vita e del ritorno della vegetazione (...)
da F. Hageneder, Lo spirito degli alberi, Ed. Crisalide, pag. 205 ss.
Nessun commento:
Posta un commento