martedì 14 ottobre 2025

L'Olmo, albero dello scambio

 l'Olmo ha un'areale di diffusione estremamente vasto, si estende in gran parte dell'Europa temperata e in Asia occidentale, arrivando fino alla Scandinavia e al Mar Caspio. In Italia l'Olmo montano si trova principalmente sulle Alpi e negli Appennini centrali e settentrionali, tra i 400 e i 1400 m di altitudine; l'Olmo campestre è presente in tutte le regioni, specialmente in pianura e collina, solitamente fino a 800 m di quota: un tempo era parte del bosco climatico padano; l'Olmo ciliato si trova prevalentemente nel Nord e nel Centro Italia, in zone più umide. l'Olmo è un grande albero caducifoglie che può raggiungere anche 40 metri di altezza; una caratteristica particolare della foglia, che lo rende facilmente riconoscibile, è che ha la base di attacco al picciolo chiaramente asimmetrica. L'apparire dei fiori ermafroditi all'inizio della primavera dà a tutta la chioma, ancora senza foglie, un bellissimo colore cremisi; i semi sono alati (samare), maturano presto e cadono in Giugno.

Purtroppo gli Olmi sono stati colpiti a più riprese nel corso del '900 da una malattia denominata "Grafiosi", originata da un insetto (l'Ofiostoma) vettore di un fungo che è in grado di infettare l'intero albero, il quale avvizzisce e muore nel giro di un anno. La grafiosi è riuscita a far scomparire nel corso dei decenni la maggior parte degli Olmi in Europa: solo gli Olmi dell'Himalaya sembrano resistere al fungo.

La corteccia dell'Olmo è conosciuta da tempo come rimedio per i disturbi della pelle. Dioscoride, nel 2° secolo d.c., conosceva le sue proprietà astringenti e cicatrizzanti, e sapeva che la si poteva applicare anche alle eruzioni cutanee croniche, agli ascessi e agli sfoghi. A livello interno, le qualità diuretiche, sudorifere e depurative dell'Olmo sono state usate per curare diarrea, emorragie interne, febbre e per sedare gotta e reumatismi. Nella Terapia dei Fiori di Bach, l'Olmo (Elm) è associato al principio di responsabilità. Quando una persona molto impegnata improvvisamente si sente oppressa, esausta ed incerta, il rimedio le restituisce la fiducia e l'abilità di vedere i problemi nella giusta prospettiva.

Secondo l'Edda (il poema letterario islandese del tardo medioevo) la prima coppia umana venne creata da due pezzi di legno, l'uomo dal frassino e la donna dall'olmo. Nella tradizione nordica era un albero custode particolarmente importante, e ancora nel 19° secolo era considerato un albero custode delle fattorie. I Greci e i Romani antichi piantavano gli Olmi nei pressi dei luoghi di sepoltura, e abitudini simili si possono trovare anche molto più tardi nell'Europa Occidentale. Nella mitologia greca le Esperidi, le tre sorelle che custodivano le Mele d'Oro raccolte da Ercole, alla loro morte vennero tramutate in un pioppo, in un salice e in un olmo. Nella leggenda di Orfeo, mentre l'eroe piangeva la morte della sua amata Euridice, il suono della sua lira generò un bosco di olmi.

Al livello spirituale, l'olmo mette in comunicazione i vivi e i morti, e gli esseri umani e gli spiriti della natura. L'olmo è governato da Mercurio, l'archetipo della comunicazione e dello scambio. Anche gli usi tradizionali del suo legno (carri e carretti, ruote, navi, bare e tubazioni) sono tutti legati al concetto di trasporto, di passaggio, un'area caratteristicamente presieduta da Mercurio.

(liberamente tratto da "Lo spirito degli alberi", di F. Hageneder, ed. Crisalide, 2001)

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