domenica 31 marzo 2013

L'albero tra i popoli della foresta.

(...) Se gli antichi popoli semitici ed ariani delle torride ed aride regioni del vicino oriente notrivano un tale entusiasmo nei confronti dei singoli alberi e di radi boschetti, cosa dovettero provare i primi uomini che si fecero largo nelle foreste fitte, dense e lussureggianti dell'Europa Centrale e Settentrionale? Una cosa è certa: le foreste della zona temperata esercitarono un influsso ancor più profondo sull'anima degli uomini, rispetto ai boschi delle aree subtropicali.
Nel sud gli alberi erano visti e celebrati come datori di ombra refrigerante e portatori di acqua preziosa (oasi), mentre nel nord il rapporto fu alquanto diverso. Pascoli, campi e giardini dovevano essere ritagliati con molta fatica in quel tappeto verde. E il modo in cui la vegetazione copiosa della foresta esigeva la restituzione di ciò che una volta le era appartenuto, costituiva un tormento, se non una minaccia, nella vita quotidiana. Non vi era spazio per il romanticismo. Se tutta la dimensione spirituale degli alberi si fosse ridotta ad una (meridionale) fantasia, sarebbe avvizzita molto presto nella (settentrionale) gara con la foresta. Mentre accadde esattamente l'opposto. Qui, dove il potere fisico, l'energia vitale, la forza astrale e spirituale degli alberi raggiungeva il culmine, gli uomini svilupparono tradizioni che esprimevano una conoscenza, una intimità ed una cooperazione con gli alberi senza uguali.

domenica 10 marzo 2013

Lo spirito dell'Albero, simboli da contemplare

Tutto questo nasce da una passione personale, coltivata da anni nei ritagli di tempo rimasti dal lavoro presso l'Amministrazione Provinciale, dalla vita familiare, dall'impegno nell'associazionismo... Una passione per il legno iniziata costruendo i mobili di casa, poi passata all'intarsio ed infine alla tornitura; ma soprattutto fondata sulla convinzione dell'importanza del linguaggio simbolico e della creazione artistica nella comunicazione dei valori...
Ed ecco gli oggetti essenziali che mi piace creare: piatti, coppe, vasetti, bicchieri... tutti attorno alla simbologia della coppa, oggetto che contiene e che dona, vaso dell'abbondanza e calice dell'immortalità; ed ecco anche le essenze che utilizzo: il duro noce, il profumato pino cembro, il rosso ciliegio... od un mosaico di essenze diverse, a testimoniare il valore della diversità nell'unità.
Li creo con utensili semplici, da dilettante ma con passione, nell'angusto garage della mia abitazione; oggetti che sono a disposizione di chiunque al loro contatto senta vibrare un messaggio di autenticità.
Non sono in vendita, ma ad offerta libera per finanziare le attività dell'Associazione Avè Onlus dedicata alla cooperazione Nord-Sud e Sud-Nord con i giovani e le giovani donne del Togo.